Ali-spezzate: la storia vera
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Travaglio e Gatti: Giornalisti d’assalto
01/02/2007
Due giornalisti, come si diceva un tempo di persone simili, ”senza macchia e senza paura”. Essi sono il timore dei potenti di destra e di sinistra, paladini della giustizia, intesa come equità per tutti. Entrambi rappresentano il tipo di giornalista che mi piacerebbe diventare, senza il timore reverenziale che normalmente si dedica ai potenti, per dirla con Enzo Biagi, firma di spessore mondiale, ”con la schiena dritta”.
Il primo, giornalista del quotidiano “ La Repubblica ”, è balzato agli onori della cronaca per aver a lungo avversato l’ex premier S. Berlusconi, mettendo in luce molte delle sue pecche, dall’origine delle sue immense ricchezze, ai suoi presunti rapporti con la mafia, guadagnandosi così l’avversione di tutta la destra. Eppure Travaglio non si ritiene uomo di sinistra, o meglio non si riteneva tale, perché in una recente trasmissione, ospite di Serena Dandini a Rai 3, ha dichiarato che “a furia di sentirsi dire che era di sinistra, ormai si stava convincendo di esserlo”. Ultimamente l’abbiamo visto nella trasmissione di Michele Santoro, ”Anno Zero”, da dove guarda caso, sparava a zero su tutti, quando riteneva che la giustizia venisse in qualche modo lesa.
Il secondo, giornalista de “L’Espresso”, è noto per le sue inchieste da infiltrato. La prima volta fu quando, qualche anno fa, durante il governo Berlusconi, si infiltrò in un campo di accoglienza per extracomunitari. Dato che nessun non addetto poteva entrare, si fece catturare con dei clandestini, appena giunti in Italia. In realtà egli era lì per fare un semplice reportage sugli sbarchi clandestini, secondo una segnalazione che gli era giunta dai suoi informatori. Ma la sua anima di giornalista fu premiata con un grande scoop; anch’egli, scambiato dai poliziotti per un clandestino, venne catturato. Colse al volo l’occasione, non proferì parola, fingendo di non comprendere la lingua fu condotto con i clandestini al vicino centro di accoglienza.Grande colpo di fortuna! Nessuno era mai stato ammesso all’interno di tali edifici, e quindi nessuno aveva potuto sovrintendere ne controllare questi luoghi, nessuno neppure la Croce Rossa; egli era l’unico non addetto che varcava quella soglia…..E descrisse tutto, per filo e per segno. Dal modo disumano di trattare gli “ospiti”, alle botte e umiliazioni che quella povera gente doveva sopportare. E scoppiò il finimondo.
Da poco, ci ha riprovato conducendo una lucida inchiesta su un ospedale romano, l’Umberto I. I filmati, realizzati al buio col
suo telefonino, hanno fatto emergere il degrado e la sporcizia, talora la contaminazione, benché involontaria, di ammalati trasportati da inservienti che contemporaneamente trasportavano sacchetti di immondezza, e altre schifezze ancora.
Anche questa volta è scoppiato il finimondo. Il ministro Livia Turco, ha fatto partire un’inchiesta, riguardante tutti gli ospedali d’Italia. Si attendono sviluppi. Già nuovi casi sono stati segnalati.
Ma possibile che nessuno prima si sia accorto della situazione in cui giacciono numerosi dei nostri ospedali? Le inchieste devono sempre partire dopo le denunce di giornalisti intraprendenti?
A questo punto possiamo dire solo una cosa: fortuna che esistono questi giornalisti coraggiosi!
Da piccola cittadina senza poteri, posso solo dire grazie, a queste persone, che contribuiscono a fare dell’Italia un paese più vivibile, più giusto e più equo.
Francesca Vecere
Gli esperimenti nucleari di Mururoa
26/02/2008
Gli esperimenti nucleari di Mururoa
L’isola di Mururoa è un atollo (isola corallina) dell’oceano Pacifico meridionale. Fa parte delle isole Tuamotu, nella Polinesia francese (TOM). Come quasi tutti gli atolli, è costituita dal cratere di un vulcano apparentemente spento, che, dopo essere stato corroso dagli elementi atmosferici, si è abbassato sotto il livello del mare. Il bordo del cratere emerge dal mare formando uno stretto anello di forma ovale e irregolare, l’atollo vero e proprio, che racchiude una laguna dai bassi fondali.
Mururoa è divenuta famosa in tutto il mondo per i test nucleari che i francesi vi hanno eseguito nell’estate del 1995, voluti dal presidente Jacques Chirac, nonostante la forte opposizione delle altre isole del Pacifico e dei movimenti ambientalisti e antinucleari di tutto il mondo. Le tensioni sono sfociate in un’accesa rivolta che ha avuto luogo a Papeete (Tahiti), a 1200 km di distanza da Mururoa. Gli esperimenti dei francesi, che scelsero l’atollo per la sua posizione lontana dai centri abitati, iniziarono nel 1966. I numerosi test nucleari arrecarono gravi danni alla superficie dell’atollo e che furono di conseguenza interrotti nel 1975. Da quel momento fino al 1992, anno in cui venne firmato un trattato di moratoria sugli esperimenti nucleari, sono state effettuate 108 esplosioni sotterranee. Le prove effettuate nel 1995 hanno danneggiato gravemente la parte sommersa dell’isola aumentando la radioattività nell’oceano e hanno causato gravi problemi di salute agli abitanti. Ancora oggi un terzo della popolazione nasce con gravi malattie dovute agli esperimenti nucleari.
Il governo francese dovrebbe occuparsi di questo grave problema perché è un pericolo sempre costante.
Jessyka
Il sito di compostaggio
Ecco dove vanno a finire i nostri rifiuti organici: il sito di compostaggio di Macchiareddu è una nuova struttura creata per trasformare i nostri scarti della cucina o del giardinaggio in concimi naturali. Ogni giorno (compresi domeniche e festivi) arrivano al sito più di 7 tonnellate di rifiuti da qualsiasi comune abbia aderito alla campagna (obbligatoria) della raccolta differenziata.
Ogni comune che porta i suoi rifiuti al sito riceve il 30% di sconto sulle spese di smaltimento rifiuti; chi invece non fa la raccolta differenziata riceve il 30% di aggravo sulle spese. Ma torniamo alla trasformazione in concimi. Appena arrivati i rifiuti vengono tolti dalle buste con una speciale macchina (molte buste non sono biodegradabili anche se c’è scritto così); poi vengono fatti passare in altre macchine che tolgono qualsiasi residuo non organico ( tappi di bottiglia, carta) e infine i nostri rifiuti arrivano sotto forma di “poltiglia marrone” in vasche che regolarmente rivoltano i rifiuti e che emanano calore. Ma il viaggio dei rifiuti non finisce qua. Infatti quelli che non servono a formare concimi vengono portati, sempre con speciali macchinari, in una specie di discarica a cielo aperto.
Certo, l’odore non è dei migliori, ma è così che il mondo senz’altro verrà reso più vivibile.
MAMMA MIA, CHE CALDO…
30/06/2008
È la frase che oramai sentiamo più spesso in strada, a casa o nei vari luoghi pubblici uscire da varie e numerose bocche, soprattutto di anziani. Eh si, il caldo è arrivato e non in silenzio, ma facendosi sentire eccome; dapprima si pensava che questa sarebbe stata un’estate anormale, con giornate abbastanza fresche e addirittura piovose, ma così non è stato. I termometri già segnano temperature che superano i 30 gradi e si sono registrate le prime vittime, purtroppo.
È questo il punto debole dell’estate: le persone spesso sono irragionevoli ed uscendo verso mezzogiorno o da mezzogiorno alle 15.00 si espongono ai raggi solari che non solo provocano bruciature su tutto il corpo (che pare siano diventate uso comune e pure di moda!) ma rischiano soprattutto di causare infarti e cali di pressione non solo sugli anziani. Perciò il ministero della Salute ha messo a disposizione di tutti un numero verde, il 1500, che fornisce informazioni a chiunque ne abbia bisogno; le più elementari sono ovviamente: non uscire tra le 12.00 e le 17.00, bere molta acqua e mangiare molta frutta e verdura… Seguendole si passerà un’estate più che divertente in compagnia di sole e mare e… mi raccomando non dimenticate la protezione solare.
Jessyka..d
GENITORI DA BUTTARE… FIGLI DA BUTTARE?
26/08/2008
Molto spesso i figli di personaggi non del tutto puliti o di veri e propri delinquenti (mafiosi, camorristi, killer, ma anche semplici ladri) sono purtroppo destinati o a fare la stessa fine dei o del genitore o a vivere una vita da etichettati a causa di un cognome che non rappresenta certo una garanzia. Infatti, assai frequentemente i pregiudizi delle persone costringono questi giovani a seguire le orme del genitore, a causa della mancanza di un lavoro o di una copertura e protezione adeguata. Ma chi ha detto che questi figli non possano ricostruirsi una vita a prescindere da un passato che neanche appartiene alla propria storia? Ci sono, infatti, molti centri che aiutano queste persone in difficoltà o i servizi sociali o le parrocchie. Perciò lasciamo da parte il pregiudizio che diventa un vero e proprio ghetto virtuale per queste persone che hanno ogni diritto di vivere indipendentemente e, si spera, onestamente.
Jessica Lai
L’autogestione...Perchè?
24/10/2008

...DEVONO DERIVARE PER IL BILANCIO DELLO STATO ECONOMIE LORDE DI SPESA, NON INFERIORI A 456 MILIONI DI EURO PER L’ANNO 2009, A 1.650 MILIONI DI EURO PER L’ANNO 2010, A 2.538 MILIONI DI EURO PER L’ANNO 2011 E A 3.188 MILIONI DI EURO A DECORRERE DALL’ANNO 2012...
a) razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso, per una maggiore flessibilità nell’impiego dei docenti;
b) ridefinizione dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola anche attraverso la razionalizzazione dei piani di studio e dei relativi quadri orari, con particolare riferimento agli istituti tecnici e professionali;
.... Questi sono due dei punti salienti della riforma che ha scatenato la grande protesta PACIFICA degli studenti con occupazioni (per i più grandi) e autogestioni (per i liceali).Tutta l’Italia è mobilitata e i giornali parlano di occupazioni e manifestazioni a Bologna, Cosenza, Pistoia e Palermo. A Roma la polizia è intervenuta bloccando un corteo che si dirigeva al Senato. Il nostro liceo non è stato da meno e dal giorno 24 Ottobre ha proclamato lo stato di autogestione fino a data da definirsi. Per chi non ha assistito all’assemblea straordinaria e non è rimasto all’autogestione, non si è certamente rimasti con le mani in mano: con grande fantasia sono stati creati numerosi striscioni colorati, appesi fuori dalla scuola dalla parte di viale Colombo, e che molto probabilmente verranno portati alla manifestazione del 30 ottobre alla quale parteciperemo ATTIVAMENTE insieme a scuole dell’hinterland cagliaritano come Siotto, Dettori, Levi ecc...
Ecco qual è l’utilità della nostra protesta: non saltare le verifiche o le lezioni con qualche docente particolarmente antipatico, non fare cas... andando in giro per la scuola a far nulla ma garantirci un futuro più o meno roseo che ci consenta di fare l’università nei tempi stabiliti e non in vent’anni perchè non si hanno i soldi per finanziarla. L’Unione Sarda ha pubblicato un articolo riguardo la manifestazione del 24 ottobre in Piazza del Carmine e speriamo che pubblichi anche il nostro comunicato che informa gli organi di stampa sul nostro stato di autogestione.
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