IDeAS
È un appuntamento con la Ricerca, di quella con la “R” maiuscola: si rinnova la qualità al Liceo G. Brotzu di Quartu Sant'Elena che il prossimo 27 e 28 marzo ospiterà cinque giovani e brillanti menti, fieramente sarde, finite a vestire i panni di ricercatori e a spostare materialmente più in là l’asticella di quanto sappiamo sull’universo.
Fisici, per inciso, ed astrofisici pronti non solo a condividere le loro esperienze personali ma anche e soprattutto a rendere accattivante la relatività, stimolante il Big Bang e concreta la Materia Oscura in un taglio divulgativo e conciso. Alla portata di tutti ma non banale.
Incontri di Divulgazione e Astrofisica in Sardegna, in una sola parola IDeAS, raggiunge la sua terza edizione dopo il successo degli scorsi anni, coordinata anche in questa occasione dal prof. Antonello Murgia del Brotzu.
I protagonisti sono Riccardo Murgia e Francesca Lepori, entrambi dottorandi in astrofisica alla Scuola Superiore di Studi Avanzati di Trieste, Mario Cadelano, dottorando in astrofisica all’università di Bologna, Matteo Tuveri, dottorando in fisica teorica all’università di Cagliari e Francesca Dordei, del CERN di Ginevra.
Il via, dunque, alle ore 8.30 del giorno 27 marzo, quando la D.S. del Brotzu introdurrà i seminari. Compiute le presentazioni di rito starà a Francesca Lepori rompere il ghiaccio con gli alunni delle quarte e quinte classi lì accorse, attraverso una relazione dal titolo “La natura geometrica della gravità: la teoria della relatività generale”.
Si tratta di un excursus attraverso i princìpi e i concetti espressi dalla relatività, partendo però da un punto di vista inedito per i manuali scolastici: l’intimo rapporto della matematica — e della geometria — con la natura e la gravità. Spazio poi a Matteo Tuveri, il quale si proporrà come guida di un suggestivo “Viaggio nell’infinitamente piccolo”, attraverso un percorso che ci farà esplorare i più fitti meandri della Meccanica Quantistica. Chiude la prima giornata di rassegna Mario Cadelano, impegnato in “Gravity always wins: dove e come muoiono le stelle?”, che ricostruirà una breve ontologia delle stelle illustrando i processi che regolano la vita di un corpo celeste e i fenomeni che ne riguardano l’estinzione. Il tutto supportato da testimonianze sperimentali, anche curiosamente “sonore”.
Riccardo Murgia sarà l’apripista del giorno 28, con un “Viaggio di 13 miliardi di anni”. La sua esposizione ripercorrerà lo sviluppo dell’universo dalle sue fasi iniziali fino ad oggi, affrontando in termini originali e moderni il Big Bang e delineando quello che è il modello Cosmologico standard.
Massa, energia, inflazione, materia ed energia oscura sono concetti che verranno manipolati e fissati con estrema chiarezza, sottolineando quelli che sono i problemi aperti della scienza contemporanea e le sfide in cui la fisica si cimenta.
Chi meglio di Francesca Dordei, attiva al CERN di Ginevra, potrebbe dibattere della scienza di frontiera? Il suo intervento, che s’intitola “Duro a morire: il modello standard delle particelle elementari”, si propone di spiegare punto per punto quello che è il paradigma dominante della fisica moderna, mettendone sotto i riflettori pregi e difetti, possibili sviluppi e anomalie irrisolte.
Ma IDeAs non finisce qui. Il format degli incontri volge lo sguardo ai più giovani, e come tale si è imposto di essere stimolante anche su altri livelli culturali: dopo la presentazione della IDeAS Summer School, prevista per le ore 15.30 con la possibilità per chi sarà interessato di aderire già all’iniziativa, e in seguito alla tavola rotonda che avrà luogo alle 15.45 per affrontare tutte le domande dalla platea irrisolte in mattinata.
Alle ore 17.30 i riflettori saranno puntati su “Scienziati da palco, Artisti da laboratorio”. Un momento di varietà, come preannuncia la sua denominazione, condito da
- musica: il laboratorio che proporrà Matteo Tuveri sarà basato su uno spartito di fisica molto particolare, nel suo esperimento, infatti, si esibirà suonando non uno ma ben tre strumenti contemporaneamente.
- teatro: “Cosmicollage, in viaggio tra le cosmicomiche di Calvino” sarà una lucida e alternativa introduzione alla cosmologia, attraverso la recitazione di Francesca Pani e lo stesso Riccardo Murgia.
- narrazione: "Abbiamo perso il filo" Letture e racconti tra scienza e filosofia a cura dei proff. Daniele De Murtas (Σῴζειν-τὰ-φαινόμενα ovvero Salvare i fenomeni) e Dario Cosseddu (Il naso e la (Super)nova ovvero Tycho Brahe e la rivoluzione astronomica)
Menzione dovuta, infine, al grande assente della kermesse: Matteo Cadeddu, uno degli alfieri originali balzato recentemente agli onori di cronaca per la sua eccezionale scoperta riguardo la distribuzione dei neutroni all’interno dell’atomo. Un ragazzo che rappresenta senza mezzi termini la dedizione alla scienza e alla ricerca, fattore che investe con forza lui e i suoi colleghi già citati. Insomma, la scienza dei sognatori esiste ancora ed è più viva che mai. Vedere IDeAS per crederci.
Alessio Brina
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