la legge del più scemo
In data 19 gennaio 2024, ci siamo recati alla basilica di sant’Elena Imperatrice, per la visione dello spettacolo dal titolo “La legge del più scemo”.
Spettacolo toccante e incisivo per i temi sociali, legati alla convivenza e le relazioni tra i ragazzi. Argomenti quali bullismo, violenza, arroganza gratuita, superficialità, indifferenza e paura sono temi che hanno evidenziato certe dinamiche comportamentali che ledono sincerità, affetti e legami d’amicizia rovinando per sempre e ineluttabilmente i rapporti umani. La protagonista della storia narrata, Alice, è una giovane di 15 anni la quale è stata privata, dai suoi bulli, di conoscere l'amore in tutte le sue forme, poiché questi perseguitandola, l'hanno spinta al compimento di un gesto estremo: togliersi la vita. La vicenda si apre e si chiude con un discorso tenuto dalla dirigente scolastica dell’istituto del quale i protagonisti sono alunni, la quale, scossa dall’accaduto, denuncia la vigliaccheria nascosta dietro ai comportamenti assunti dai bulli. L’azione scenica viene valorizzata da coinvolgenti colonne sonore e strategici giochi di luce, ma soprattutto arricchita dall’accompagnamento di una ballerina nei momenti più cruenti e toccanti. Grazie all’ottimo lavoro compiuto dal team di attori e grazie alla loro professionalità, si è riusciti ad arrivare al cuore dei ragazzi, in maniera più incisiva di quanto si sarebbe potuto verificare tra le mura scolastiche, nonostante la difficoltà degli argomenti trattati. Ad arricchire lo spessore emotivo della giornata sono stati gli interventi degli alunni, i quali hanno espresso le proprie curiosità e condiviso le proprie esperienze in merito all’argomento. Lo spettacolo ha riscontrato molto interesse sia da parte degli alunni che dei professori, per un totale di oltre duecento spettatori tra scientifico, artistico e ordinario. 3^A liceo scientifico ordinario Brotzu
Spettacolo toccante e incisivo per i temi sociali, legati alla convivenza e le relazioni tra i ragazzi. Argomenti quali bullismo, violenza, arroganza gratuita, superficialità, indifferenza e paura sono temi che hanno evidenziato certe dinamiche comportamentali che ledono sincerità, affetti e legami d’amicizia rovinando per sempre e ineluttabilmente i rapporti umani. La protagonista della storia narrata, Alice, è una giovane di 15 anni la quale è stata privata, dai suoi bulli, di conoscere l'amore in tutte le sue forme, poiché questi perseguitandola, l'hanno spinta al compimento di un gesto estremo: togliersi la vita. La vicenda si apre e si chiude con un discorso tenuto dalla dirigente scolastica dell’istituto del quale i protagonisti sono alunni, la quale, scossa dall’accaduto, denuncia la vigliaccheria nascosta dietro ai comportamenti assunti dai bulli. L’azione scenica viene valorizzata da coinvolgenti colonne sonore e strategici giochi di luce, ma soprattutto arricchita dall’accompagnamento di una ballerina nei momenti più cruenti e toccanti. Grazie all’ottimo lavoro compiuto dal team di attori e grazie alla loro professionalità, si è riusciti ad arrivare al cuore dei ragazzi, in maniera più incisiva di quanto si sarebbe potuto verificare tra le mura scolastiche, nonostante la difficoltà degli argomenti trattati. Ad arricchire lo spessore emotivo della giornata sono stati gli interventi degli alunni, i quali hanno espresso le proprie curiosità e condiviso le proprie esperienze in merito all’argomento. Lo spettacolo ha riscontrato molto interesse sia da parte degli alunni che dei professori, per un totale di oltre duecento spettatori tra scientifico, artistico e ordinario. 3^A liceo scientifico ordinario Brotzu