Nella giornata del 26 ottobre, presso l’aula magna del liceo scientifico e artistico Brotzu, la 4A del liceo scientifico e le classi 5C e 5D del liceo artistico, le quali si sono occupate dell’aspetto tecnico e della regia e dell'accoglienza premurosa, hanno avuto l’opportunità di partecipare ad un grande incontro dove si è discusso riguardo una tematica molto importante e attuale: il bullismo e il cyberbullismo. Questa giornata, volta a presentare un progetto sul benessere a scuola, ha visto partecipare alla discussione tanti ospiti, sotto e attenta guida del Dirigente scolastico del nostro liceo, capofila nella rete di tante scuole del circondario e oltre, professor Giovanni Gugliotta. Gli interventi sono stati tutti proficui e di grande spessore, come quelli del questore (che ha aperto i lavori) dott.ssa Rosanna Lavezzaro, che ha chiarito l'importanza della denuncia ed evidenziato una problematica particolare nel ribadire che questa, la denuncia, debba e possa essere effettuata solo dai genitori della vittima e non da terzi, come è possibile, invece, per la violenza domestica. Altre osservazioni significative, accompagnate anche da un lessico puntuale e incisivo, sono state quelle magistrato Paolo De Angelis, che ha esposto, con grande lungimiranza e scientificità il fenomeno del quale si occupa già da tempo nell'ambito giuridico, legislativo e normativo. Inoltre il Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Cagliari, Daniele Giulio Clemente Credidio, in un brillante e accessibile intervento ha palesato grande vicinanza alle problematiche giovanili, facendo emergere quanto la sensibilità sia necessaria per soccorrere i giovani, spesso prede di solitudine e abissale senso di disagio a causa dell'inaccessibilità e difficoltà nei rapporti tra pari. L’intera giornata si è sviluppata su un unico filo conduttore, il bullismo e cyberbullismo, fenomeni che riguardano molto da vicino noi ragazzi. Considerati fenomeni "fantasma" dato il rapporto con i casi effettivamente denunciati, che risultano essere molto pochi, sembrerebbe che questo fenomeno sia quasi inesistente! perché quasi nessuno denuncia, preda di paure, ritorsioni, violenze psicologiche... Il 18 giugno 2017 è entrata in vigore la legge che si occupa del cyberbullismo. Stiamo parlando della Legge n.71 del 2017, la quale non viene sfruttata. È stato interessante poter approfondire questo argomento con figure pautorevoli e professionali che si occupano di questo fenomeno dal punto di vista giuridico. Il racconto delle loro dirette esperienze ha suscitato in noi ragazzi una certa curiosità e ci ha ancor più sensibilizzato su questo argomento. Ogni singolo intervento è stato importante, esaustivo e di arricchimento per tutti: ragazzi, docenti, referenti, educatori e famiglie. Nella parte conclusiva della giornata il dirigente, professor G. Gugliotta, ha presentato il progetto che volge a introdurre nella scuola una serie di innovazioni metodiche (per esempio: peer education) affinché sia auspicabile un ambiente accogliente e coinvolgente in cui ragazzi e adulti possano vivere nella scuola del benessere, del benestare, del benvivere! Si è parlato, insomma, di scuola e di problematiche nella convivenza e a tal proposito non si può non far ricorso alle parole dello studioso, psicoanalista, scrittore Massimo Recalcati, secondo cui: "Abbiamo perso di vista la differenza tra il senso della legge e il rispetto delle regole Il bullismo si diffonde nonostante le regole perché non c’è senso della legge nelle famiglie e nelle istituzioni. E anche qui non serve un bastone per riportarlo, ma un incentivo. La violenza, non solo per le guerre ma in generale, ha preso il posto della parola. Dove c’è violenza c’è sempre debolezza della parola, della politica, della democrazia. La scuola dovrebbe imporre la legge della parola e la rinuncia della violenza. La democrazia non a caso è il lutto dell’uno, è fatta di continui passaggi attraverso il discorso degli altri, è fatica".

4A Liceo scientifico